Cod: 59392
GIOVANNI BATTISTA DEL VERROCCHIO (FIRENZE 1494-1569)
Auteur : GIOVANNI BATTISTA VERROCCHIO (FIRENZE 1494-1564)
Époque : XVIème siècle
GIOVANNI BATTISTA DEL VERROCCHIO (FIRENZE 1494-1569)
Sacra Famiglia con San Giovannino, da Andrea del Sarto, detta Sacra Famiglia Medici
Olio su tavola, cm. 108 x 86
INEDITO
Ringraziamenti a Roberto Ciabattini per aver individuato l'autore e per le seguenti indicazioni.
Il dipinto è una copia della celebre Sacra Famiglia Medici di Andrea del Sarto, che si trova a Firenze nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, inv. 1912, n. 81 (cfr. A. Natali, a. Cecchi, Andrea del Sarto. Catalogo completo, Firenze 1989, pp. 137-138), ma è riprodotto per la sua importanza in quasi tutte le monografie di Andrea del Sarto. Questi aveva realizzato il dipinto per Messer Ottaviano de' Medici, reso famoso per la sua interessante vicenda. Il dipinto rimase sempre a Firenze, e quindi copiato da numerosi artisti fiorentini appassionati dell'arte di Andrea. Di questo dipinto si conoscono numerose repliche da parte di Andrea del Sarto (due addirittura eseguite dal Vasari).
Giovanbattista del Verrocchio è stato scoperto per la prima volta da Louis Alexander Waldman nel 2001, che ha pubblicato un primo corpus dei suoi lavori, insieme ai documenti di numerosi pagamenti ricevuti dai monaci della Badia Fiorentina.
Giovanbattista del Verrocchio, nipote di Andrea del Verrocchio, dai documenti rintracciati da Louis Waldman, si è rivelato il pittore di fiducia della Badia Fiorentina, eseguendo numerosi dipinti devozionali di modeste dimensioni per questi monaci. È stato sempre pagato da questi monaci per l'esecuzione di pitture su ceri, dorature per crocifissi e altre opere di minore importanza destinate alle varie chiese toscane sotto la giurisdizione della Badia Fiorentina. La sua opera più importante attualmente nota è la pala con i Tre Arcangeli, situata a Castello di Buggiano (Pistoia), nella Pieve di Santa Maria e Niccolao [1], che era sotto la giurisdizione della Badia Fiorentina, ove i monaci inviarono anche una grande pala del Bachiacca, scoperta dal sottoscritto e segnalata allo studioso Louis Alexander Waldman (cfr. D. Franklin, L.A. Waldman, Two late altarpieces by Bachiacca, in «Apollo», Agosto 2001, pp. 30-35).
I lavori certi di Giovanbattista del Verrocchio erano stati precedentemente attribuiti al Puligo, al Maestro di Volterra, all'ex Maestro dei Paesaggi Kress (ora scoperto come Giovanni Larciani, 1484-1527), a Francesco Brina (ca. 1540-1586), ad Andrea Piccinelli detto il Brescianino (ca. 1506-1525) e alla cerchia di Rosso Fiorentino (1495-1540).
Il modo di lavorare di Giovanbattista, specialmente nei dipinti giovanili, in cui copia modelli di Andrea del Sarto (come la sua pala), si avvicina notevolmente allo stile di Puligo e di artisti usciti dalla sua bottega, alla quale sicuramente apparteneva anche il cosiddetto Maestro di Volterra.
Giovanbattista del Verrocchio ebbe un figlio di nome Tommaso del Verrocchio, anche lui pittore, che collaborò con Vasari alla realizzazione di alcuni affreschi a Palazzo Vecchio a Firenze.
Prossimamente verrà pubblicato un articolo del Prof. Roberto Ciabattini su di lui, con numerose opere inedite scoperte negli ultimi anni.
Bibliografia: L.A. Waldman, The Rank and File of Renaissance Painting: Giovanni Larciani and the "Florentine Eccentrics", in Italian Renaissance Masters, Marquette University, Milwaukee, Wisconsin 2001, pp. 24-45.
Si tratta di un artista che si colloca sicuramente nella bottega di Ridolfo del Ghirlandaio (1483-1561), influenzato dalle opere di Andrea del Sarto (1486-1530) e in particolare di Domenico Puligo (1492-1527), del quale copia alcune opere. È molto vicino al modo di lavorare di alcuni artisti in voga a Firenze in quel periodo: Michele Tosini (1503-1577), Pier Francesco Foschi (1502-1567) e Francesco Bachiacca (1494-1557).